E’ mancato questa notte, nella festa del S. Cuore, a 79 anni, padre Claudio Crimi. Le sue condizioni di salute nell’ultimo anno erano via via peggiorate a causa del cuore malfermo: è stato ricoverato più volte all’ospedale di Borgomanero, poi a Novara, a Veruno ed infine a Milano, dove è mancato.
ll parroco di Gozzano don Enzo Sala che l’ha conosciuto come superiore della comunità comboniana ha detto: «ha sempre lavorato in modo infaticabile con un carattere ed uno stile di vita energico e determinato sui valori autentici del Vangelo». «Nei suoi interventi e nei suoi scritti esprimeva sempre vivacità e passione – aggiunge il vicario episcopale per il clero e la vita consacrata don Gianluigi Cerutti, esprimendo il cordoglio di tutta la comunità diocesana di Novara -. Con la sua personalità, comunicativa ed estroversa, sapeva coinvolgere gli interlocutori. Generoso e disponibile nel ministero richiesto, ha testimoniato la radicalità evangelica in favore dei poveri e degli ultimi».
P. Crimi, rientrato dalla lunga esperienza missionaria in Mozambico, è stato direttore all’Acse dal 2007 al 2012. Tutti noi possiamo sottoscrivere i giudizi espressi sopra. Infaticabile, accogliente, attento ai bisogni degli altri, non curante della sua salute, sempre capace di nuove iniziative. Quanti migranti lo considerano padre e fratello! Quanti l’hanno visto alla Stazione Termini a soccorrere i senza tetto, animare le Feste dei Popoli, ecc..
Morto nella festa del S .Cuore, titolare dell’Istituto comboniano, sarà stato accolto da Cuore a cuore meritandosi il premio per l’amore donato ai più poveri e abbandonati, come voleva S. Daniele Comboni.
L’Acse lo ricorda e noi gli chiediamo di ricordarsi di noi. Le esequie si svolgeranno lunedì in forma privata a Milano, poi a Genova, sua città di origine.