Per affrontare e risolvere davvero i problemi alimentari della umanità del nostro tempo che, ferita da “tante ingiustizie”, “ha urgente bisogno di misure efficaci per condurre una vita migliore”, è necessario “considerare i principi di sussidiarietà e solidarietà come fondamento dei nostri programmi e progetti di sviluppo” e ascoltare le richieste di chi si trova “alla base della catena alimentare” come i piccoli agricoltori e le famiglie che sono direttamente coinvolte nell’alimentazione delle persone. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio inviato al direttore generale della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, Qu Dongyu, in occasione della 44.ma Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Le esigenze “dal basso”

Un’esistenza dignitosa della persona umana

Il Pontefice ricorda che il tema di questa Giornata invita a riflettere “sul diritto al cibo per una vita e un futuro migliori” che soddisfa “uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano”, quello di nutrirsi per vivere secondo standard adeguati, che “garantiscono un’esistenza dignitosa della persona umana”. Ma vediamo che questo diritto viene spesso disatteso, lamenta Papa Francesco, e non applicato in modo equo, con conseguenze dannose. Sottolinea quindi la proposta della Fao di una “trasformazione dei sistemi alimentari che tenga conto della pluralità e della varietà di alimenti nutrienti, accessibili, sani e sostenibili” per raggiungere “la sicurezza alimentare e una dieta sana per tutti”.